Si può costruire casa su terreno agricolo? La risposta è sì, ma bisogna rispettare alcune particolari condizioni, che limitano molto le nostre possibilità in tal senso. Vi consigliamo di controllare nel dettaglio tutte le normative di riferimento, perché il rischio di ricadere in un illecito è davvero molto altro. Continuate a leggere per conoscere tutti i dettagli da tenere a mente se si vuole portare avanti un simile progetto.
Costruire casa su terreno agricolo: norme di riferimento
Per prima cosa bisogna capire quando si parla di terreno agricolo. Viene definito in tal modo un terreno destinato ad attività nel settore agrario o per l’allevamento di animali. Ciò significa che tendenzialmente non è un pezzo di terra su cui è possibile costruire. Nonostante ciò sono presenti delle eccezioni che permettono ai proprietari di costruire vere e proprie abitazioni.
La prima caratteristica necessaria per avviare la costruzione riguarda proprio il proprietario del terreno. Per legge deve essere da diverso tempo (un minimo di tre anni) un coltivatore diretto, o comunque un imprenditore agricolo. Ciò significa che anche se ci iscrivessimo in questo momento a tali ordini professionali dovremmo comunque attendere diverso tempo prima di poter costruire. Inoltre bisogna dimostrare di aver avviato una attività in questi settori.
Oltre a ciò non si può costruire liberamente, ma ci sono dei limiti da rispettare che possono variare da comune a comune. Tale limite prende il nome di indice di edificabilità, ed è un rapporto matematico tra la metratura del terreno e un valore massimo di metri cubi che possiamo edificare.
Per questo è importante rivolgersi a persone competenti, che possono aiutarci a muoverci all’interno della normativa, realizzando una abitazione a norma e senza il rischio di incorrere in problemi con la legge.
E le case prefabbricate?
Negli ultimi anni non è raro vedere opzioni diverse rispetto alle classiche case in muratura. Inoltre è anche possibile che qualcuno voglia sfruttare il proprio terreno agricolo posizionando una abitazione mobile, utile per organizzare giornate all’aria aperta durante la bella stagione. Si può fare?
La risposta purtroppo è no. Le case prefabbricate, nonostante possano essere spostate e assemblate ovunque, sono equiparate a vere e proprie abitazioni, per cui ricadono nella stessa normativa che ne impedisce il posizionamento.
Una eccezione possiamo trovarla nel caso delle abitazioni su ruote, che sono ancora più semplici da spostare e che perciò permettono ulteriori deroghe dal punto di vista normativo. Nel dettaglio si possono tenere abitazioni su ruote ferme su un determinato terreno per un massimo di 90 giorni, e dopo tale tempo vanno necessariamente spostate, ma ciò non impedisce di poterle eventualmente riposizionare sul nostro terreno. Attenzione a un dettaglio: queste case su ruote devono essere omologate e messe a norma.