Soundbar recensioni: da quando sono uscite sul mercato, le soundbar hanno rivoluzionato l’esperienza di uso del televisore. La frase può sembrare azzardata, ma continuando la lettura scopriremo che non lo è affatto. È il caso di scendere in profondità, affrontando il discorso dalle origini, ossia da quando le tecnologie LCD e LED hanno permesso lo sviluppo di TV sempre più piatte.
Al crescere dello schermo, abbiamo visto parallelamente TV sempre più rastremate nella vista laterale. La qualità delle immagini è salita in maniera esponenziale da quindici anni a questa parte, ma a pagarne lo scotto è stato il comparto audio.
Come ogni appassionato di film sa bene, la qualità video è fondamentale, ma l’audio rappresenta l’altra metà del discorso. Se il sonoro non è all’altezza, la percezione generale ne risente negativamente. Per produrre un buon audio, c’è bisogno di buoni altoparlanti. E gli altoparlanti, si sa, devono raggiungere dimensioni importanti per poter riprodurre fedelmente soprattutto le frequenze medio-basse.
Nelle TV sempre più piatte, lo spazio per alloggiare casse di dimensioni adeguate è andato via via scemando. Di conseguenza, abbiamo oggi televisori dall’eccezionale esperienza visiva, ma con una pessima riproduzione audio, soprattutto sulla basse frequenze. Ossia, quelle che ius un film sono in grado di riprodurre i suoni più emozionanti e coinvolgenti.
Per ovviare al problema, gli appassionati di cinema possono dotarsi di un impianto Home Theater o di una soundbar.
I diversi tipi di soundbar
Le soundbar, stando alle recensioni degli utenti, sembrano essere ad oggi la soluzione più diffusa. I motivi sono pochi ma semplici: costano relativamente poco, sono facili da installare e non rubano spazio in casa. Ion commercio ne esistono di diversi tipi, rispondendo alle svariate necessità. Vediamo i principali.
Soundbar attive
Sono i modelli più venduti. Si collegano alla presa elettrica e successivamente al televisore, spesso con un solo cavo. È la soluzione più semplice e immediata: non occupano spazio e garantiscono una buona qualità dell’audio. Alcuni modelli riescono a riprodurre un effetto surround simulato, con risultati più che convincenti.
La soundbar può essere semplicemente appoggiata sul mobile che ospita la TV, o installata a parete utilizzando gli appositi supporti.
Per un ascolto più immersivo, molte soundbar attive possono essere abbinate a un subwoofer. I bassi saranno più profondi e presenti, con i migliori risultati nella visione di film d’azione o eventi sportivi.
Il subwoofer può essere collegato via filo alla soundbar, oppure in modalità wireless. I modelli senza fili permettono di posizionare la cassa dei bassi anche sotto al divano, o in punti nascosti così da non interferire con l’arredamento di casa.
Soundbar passive
Le soundbar passive si chiamano così perché non hanno bisogno di alimentazione elettrica. O meglio, non devono essere collegate alla presa di corrente per funzionare. Non possono essere collegate direttamente al televisore come nel caso dei modelli attivi che abbiamo visto poco fa.
Questi dispositivi devono essere collegato a un impianto HomeCinema, o a un amplificatore audio collegato alla televisione. Sono consigliate per chi cerca maggiori prestazioni dal proprio sistema audio, e agli audiofili più esigenti. È possibile in questo modo costruire il proprio impianto partendo da modelli e marchi differenti, così da sperimentare la configurazione che più ci convince.