Non esiste un solo tipo di miele. Questa prelibata e nutriente sostanza è presente in natura in tante declinazioni diverse. Mieli diversi vengono generati a partire da fiori diversi, per questo motivo ne esistono numerose varianti. Prima di fornire un elenco esaustivo delle qualità più diffuse, cerchiamo di capire cos’è il miele e come viene prodotto. In seguito faremo luce su come poter distinguere un miele sano da uno adulterato.
Tipo di miele: cos’è e come viene prodotto
Il miele è un prodotto destinato al consumo alimentare. Le artefici di tale lavoro sono le api, attraverso una paziente e costante opera di trasformazione del nettare contenuto nei fiori. Gli insetti possono utilizzare anche melata secreta da diversi tipi di piante, oltre che i fiori, per operare la trasformazione. Le sostanze nutritive di origine vegetale vengono combinate con sostanze naturalmente presenti nell’ape stessa. Il miele così prodotto viene lasciato a maturare nell’alveare.
Questa scorta di energia e nutrimento serve come sostentamento allo sciame durante il periodo invernale, quando ciò non è disponibile alcuna fonte di cibo fresco: i fiori. Il miele è un cibo di cui sono ghiotte anche altre specie animali, tra cui l’uomo. Abbiamo imparato nel corso dei secoli a raccogliere il miele per uso alimentare, distinguendo tra specie diverse. Vediamo quali sono le principali.
Tutti i tipi di miele
Come abbiamo visto, il miele viene generato a partire dal nettare dei fiori o dalla melata di alcune piante. Sono tantissime quindi le specie vegetali che possono dar origine, insieme alle api, alla sostanza. I tipi di miele più diffusi sono:
- Miele di melata
- Miele di tiglio
- Miele di girasole
- Miele millefiori
- MIele di eucalipto
- MIele di sulla
- Miele di acacia
- MIele di castagno
Si può riconoscere il miele naturale da quello artefatto?
Per ragioni di profitto, alcuni mieli in commercio vengono adulterati o contraffatti. Lo scopo, per i produttori, è quello di aumentare la resa economica partendo dalla medesima quantità di prodotto. Un altro modo per gonfiare i profitti consiste nell’immettere sul mercato mieli di scarsa qualità. Gli stessi possono anche essere utilizzati per tagliare prodotti di alta qualità, diluendoli per massimizzare i profitti.
In rete si trovano diversi consigli su come distinguere un miele genuino da uno contraffatto, ma si tratta nella maggior parte dei casi di credenze popolari. Tutti i sistemi casalinga proposti dalle diverse pagine web che parlano dell’argomento, non hanno alcuna validità scientifica né sono dimostrabili.
L’unico modo per distinguere un miele di buona qualità da un miele scadente, artefatto o semplicemente diluito consiste nel sottoporre la sostanza a esami di laboratorio. Si tratta di sofisticate ed estremamente complesse analisi che permettono di rintracciare sostanze estranee nel miele, oppure individuare la qualità dello stesso.
I test dell’energia dell’alveare, del pane raffermo, dello iodio, dell’unghia, del cucchiaio, dell’aceto, del fuoco, della dispensa, dell’acqua, del pollice e altri, non hanno alcuna attendibilità. Solo il riscontro dei metodi scientifici può darci la certezza che un miele sia sano, genuino e persino di buona qualità.